In quanto mamma che ha allattato al seno per molti anni, mi sento davvero di poter dare un aiuto su questo argomento! E’ infatti risaputo che l’allattamento al seno ha una serie di vantaggi, sia per la mamma che per il bambino, e non solo da un punto di vista alimentare e immunitario, ma anche e soprattutto psicologico: il momento dell’allattamento è un momento di comunione, di riavvicinamento, di rassicurazione per entrambi. Ma ci sono momenti (e ahimè, di questi tempi è sempre più frequente che le mamme debbano tornare al lavoro subito dopo la fine del periodo di maternità);
In cui il tiralatte è assolutamente indispensabile, se vuoi che qualcuno continui a dare il tuo latte a tuo figlio anche quando tu non ci sei. Si tratta spesso di una necessità e non di un piacere: di fatto, utilizzare un tiralatte vuol dire aggiungere una complicazione in più ad un processo che sarebbe semplicissimo e sperimentato da decine di migliaia di anni. Alimentare il nostro cucciolo sarebbe facilissimo, se solo potessimo fare unicamente questa attività e niente di più… ma sfortunatamente nella maggior parte dei casi questo non è possibile, anche se vorremmo. Lavoro, casa, accudire anche un altro figlio o più di uno: tutto quando ci richiama all’ordine! E perciò diciamo che nel migliore dei casi il tiralatte è molto utile, nel peggiore è indispensabile. Comunque si tratta di un ausilio, di un coadiuvante dell’allattamento al seno, perciò ben venga nella nostra vita…. Finché ce la facilita e ce la rende più semplice!
Confronto dei tiralatte migliori
Prodotto | Prezzo | Sconto | Funzionamento | Stimolatore |
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Medela 030.0028 Swing![]() | Presa/batteria | Sì | ||
Medela 006.2036 Mini![]() | Presa/batteria | No | ||
Philips Avent SCF332/01![]() | Presa/batteria | Sì | ||
Philips SCF330/20 Avent![]() | Presa/batteria | Sì | ||
Nuk 10252096 Luna![]() | Presa/batteria | Sì |
Funzionamento: alla corrente elettrica o a batteria per un comodo uso quando si è fuori
Stimolatore: presenza di cuscinetti nella coppa che massaggiano il seno per una migliore estrazione del latte
Sconto: si tratta della percentuale di sconto effettuata dal miglior venditore sul prezzo di listino
Indice
Tiralatte elettrico e manuale: comunque un lavoro da fare
E’ chiaro che attaccare il tuo bambino al seno sarebbe la cosa migliore. Per te, perché al di là del momento di intimità con tuo figlio (bellissimo e irripetibile), questa cosa ti permette di fermarti e, chissà, magari di farti una dormita mentre lui prende il latte. Per lui, perché il contatto con la mamma – la suzione ma non solo, anche il sentire e il vedere la tua presenza – non è paragonabile a nient’altro. Questo è bene che tu lo sappia: se fosse solo una questione di alimentazione, chiunque potrebbe farlo.
Ma l’allattamento al seno è qualcosa che solo tu puoi dargli, ed è soprattutto importante nei primi mesi, ma successivamente anche quando sta poco bene, quando è malato, quando è disturbato dai dentini che nascono… e così via. Il tiralatte ha una grande utilità, perché come tutti sappiamo il tuo latte è dotato di una quantità di sostanze che aiutano il bambino nei suoi primi mesi di vita, lo pongono al riparo da malattie infettive (sempre che tu le abbia avute, ovvio: parlo di varicella, morbillo & company) e spesso anche da quelle stagionali come il comune raffreddore e l’influenza.
Chi si è trovata a fare i conti col primo raffreddore di un infante – sotto i 6 mesi – sa di cosa parlo: tra nottate perse e aspiratori nasali, gocce di soluzione salina e rigurgiti nel letto, faresti qualunque cosa per posticipare quel momento del primo starnuto… che tanto arriverà comunque, dopo il primo giorno al nido 🙂 … Perciò diciamo pure che, tornando al lavoro e non trovandoci più ad essere al 100% a disposizione del bambino, il tira latte è necessario. Ma nessuno deve pensare che sia una gioia: è un oggetto utile, spesso indispensabile – anche per evitare gli ingorghi mammari prima e le mastiti poi – ma si tratta comunque di un lavoro da fare. Oltretutto, senza avere la gioia del contatto di tuo figlio.
Come si usa tiralatte
Dire che la bocca di un bambino funziona molto meglio è un eufemismo… la bocca del bambino è fatta apposta per prendere il latte, e questa cosa un tiralatte – per quanto ben costruito – non potrà mai replicarla del tutto. La lingua del bambino, essendo morbida e flessibile, riesce a formare con il seno della mamma una sorta di “sottovuoto” che fa uscire il latte dai dotti con la massima facilità. Il tiralatte invece è pur sempre un oggetto inanimato.. e anche se sfrutta le tecnologie migliori del mondo non sarà mai la stessa cosa. Ma comunque: il sistema applicato è quello della pompa a vuoto.
Al seno viene appoggiato il tiralatte (elettrico o manuale non importa, tanto funzionano allo stesso modo) cercando di far aderire la coppa (in silicone ecc) meglio possibile, perché è solo se si riesce a formare il vuoto – garantendo la perfetta aderenza della coppa al seno – che la cosa funziona bene. A questo punto si strizza la pompetta nel caso del tiralatte manuale o si aziona il motorino nel caso di quello elettrico/a batteria, e la depressione che si forma tra il capezzolo e il tira latte fa in modo che il latte cominci a fuoriuscire, riempiendo la bottiglietta – biberon che sta in basso, applicata al tirare il latte stesso, che potrà essere usata per conservare il latte in frigorifero o per darlo subito dopo al bambino nel caso tu debba uscire. Ricordati che il latte che esce dal tuo seno è sterilizzato e pronto all’uso, per così dire, mentre quello che conservi nella bottiglietta potrà restare fuori dal frigo per 3 ore prima che inizi la colonizzazione microbica, altrimenti potrai conservarlo in frigo per 24 ore o in freezer per 3 mesi.
Il tiralatte migliore
Dopo averci sbattuto la testa diverse volte, questo è il risultato delle mie fatiche e di innumerevoli discussioni con amiche e conoscenti. Non si tratta di una lista che devi prendere come oro colato, ma è il frutto di una serie di considerazioni, parecchie delle quali le puoi leggere in questa pagina o negli articoli acclusi.
- Medela 030.0028 Swing
- Medela 006.2036 Mini
- Philips Avent SCF332/01
- Philips SCF330/20 Avent
- Nuk 10252096 Luna
Non voglio influenzarti, quindi non ti dirò quello che ho scelto io. Anche perché è difficile che le esigenze mie o di altre mamme siano in tutto e per tutto uguali alle tue. Quindi, parafrasando un film recente: leggi, pensa, scegli. Qualunque cosa tu decida, andrà bene. Per te!
E’ doloroso usare il tiralatte
Il primo tiralatte a nascere, e quello che ha fatto piangere tante mamme… oltre a far loro venire i crampi alle braccia! Per quanto negli anni siano migliorati, non possono essere paragonati a quelli elettrici come facilità d’uso e anche, diciamolo, come soddisfazione: il latte che vedrai finire nel bicchierino del tiralatte elettrico sarà ben di più di quello che finirà nel cilindro del tiralatte manuale. Come saprai anche tu, la fuoriuscita del latte dai dotti è influenzata, e non di poco, dal rilassamento dei tessuti e dal TUO rilassamento generale: una mamma stressata produrrà sicuramente meno latte di una felice, riposata e rilassata. Il tiralatte manuale non fa nulla per farti rilassare: il movimento “a pompa” da compiere – sembra di gonfiare la gomma di una bicicletta – non è facile né rilassante, e ci sono momenti in cui avresti voglia di tirare tutto nel muro… soprattutto se tuo figlio è un mangione e in questo modo ti sembra di riuscire a dargli il latte solo col contagocce.
Ma può essere una buona soluzione nel caso che tu non abbia problemi di allattamento al seno e tu abbia bisogno di tirartelo solo in occasioni rare e particolari. O anche, per dire la verità, quando sei fuori e tuo figlio o tua figlia non “tirano” abbastanza e rischiano di farti venire un simpaticissimo ingorgo mammario. In questo caso il tiralatte manuale potrà essere di grande aiuto, perché fortunatamente l’eventualità di ingorghi mammari (o di mastiti successive) non è molto alta soprattutto dopo il primo mese, dopo cioè che anche il bambino più sonnolento e pigro ha capito come funziona la sua “mensa aziendale” e inizia a prenderci gusto.
Tiralatte elettrico: la tecnologia in azione
Mi dispiace solo di aver allattato in un periodo in cui i tiralatte elettrici li fornivano solo gli ospedali… non eravamo ancora ad un livello tanto avanzato da inventare il tiralatte elettrico portatile casalingo! Perché, in effetti, si tratta di una grande invenzione. Non più movimenti energici e convulse pressioni sul seno per far aderire il tiralatte, ora il tiralatte elettrico fa tutto da solo e tirarsi il latte può – attenzione, può! – diventare quasi un gioco. Ma la realtà è che il latte ha un meccanismo di produzione e di uscita estremamente complesso e delicato, influenzato non tanto da fattori fisici quanto e soprattutto da fattori psicologici che poi influenzano quelli fisici.
La produzione di ossitocina, per esempio, l’ormone che è direttamente preposto alla formazione del latte, è inibita dallo stress: e tu non puoi avere idea di come sia stressante mettersi alla prova col tiralatte! E’ come se fossimo delle mucche: più latte fai, più sei brava! E quindi tirarsi il latte può essere molto stressante e deprimente: ci sono donne che pur allattando normalmente il proprio bambino, non riescono a far uscire neppure una stilla di latte con lo “strumento”, elettrico o manuale che sia. I tiralatte più evoluti hanno meccanismi di “aspirazione” più o meno frequenti e più o meno forti, per adattarsi alle necessità di seni e tipi di allattamento diversi. Alcuni sono anche dotati di morbidi cuscinetti che stimolano la zona esterna al capezzolo, per favorire la fuoriuscita del latte (come fanno i gattini, hai presente?).
Naturalmente tutti i tiralatte sono smontabili – e meno pezzi hanno, meglio è per te – e devono essere correttamente puliti e sterilizzati tra un “tiraggio” e l’altro. Il latte materno ha la caratteristica (beh, in effetti si tratta di una caratteristica che, per quanto ne so, condivide con molti altri latti di animali diversi, compreso quello vaccino) di mantenersi privo di carica microbica per le prime tre ore circa, dopodiché però mostra un accrescimento esponenziale della stessa. Perciò, se vuoi tirarti il latte perché devi uscire, sappi che entro le tre ore puoi lasciarlo a temperatura ambiente, ovviamente in un contenitore sterilizzato e chiuso. Passato questo tempo devi buttarlo! Oppure, appena tolto, puoi conservarlo in frigorifero per 24 ore.
Prezzi e offerte economiche
Bene, diciamo che non si tratta di una grande spesa. Ma non so te, io personalmente rifuggo all’idea di spendere per una cosa che non utilizzerò mai… se davvero penso di non utilizzarla mai! Ma sfortunatamente il tiralatte è uno di quei piccoli elettrodomestici che ti succederà più volte di dover usare: quando perché il tuo bambino ha sonno e non poppa a sufficienza, quando perché devi uscire a tutti i costi e te lo devi tirare, quando perché è malato e inquieto e quindi non mangia a sufficienza… i motivi possono essere tanti, non ultimi i temuti ingorghi mammari e/o mastite, per risolvere i quali spesso il tiralatte è una vera e propria manna. Di solito gli ingorghi si verificano quando, dopo un periodo di intenso poppare, all’improvviso il bambino scopre che non ne ha poi tanta voglia…. Ma ormai la produzione di latte è aumentata, e non ti resta altro da fare che tirarti il latte in eccesso e conservarlo in frigorifero o in freezer per quando invece avrà tantissima fame.
Non lo fanno apposta, poveri piccoli… ma la verità è che a volte sembra che ci mettano una certa dose di malizia! Ma, come dicevo, il tiralatte manuale non costa molto, di solito si va sui 40-50 euro. Può essere un’ottima scelta nel caso tu non abbia problemi di allattamento – non devi lavorare, non devi uscire, sei a completa disposizione o quasi. Un tiralatte manuale ti darà una tranquillità sufficiente, se la tua situazione è questa.Il tiralatte elettrico costa decisamente di più – può arrivare anche quasi a 200 euro, per quanto tu lo possa trovare a prezzi molto più bassi se lo cerchi su siti come www.amazon.it, dove ci sono offerte a prezzi notevolmente scontati – ma ha il vantaggio di un uso più semplice e meno faticoso per te. Di solito può essere attaccato alla presa di corrente ma funziona anche a batteria, soluzione di grande comodità se ti dovessi trovare a utilizzarlo mentre sei fuori casa e lontana da fonti di alimentazione.
Conclusioni
Molti tiralatte elettrici offrono kit completi di tiralatte + biberon + barattolini per la conservazione in frigo e magari anche un contenitore più grande che contenga tutto questo, in modo che niente possa sporcarsi. Il tiralatte elettrico sarà un’ottima scelta nel caso tu debba assentarti spesso, o anche tu debba mettere il bambino al nido molto presto: la mattina potrai lasciare il tuo latte alle tate, che glielo daranno a tutte la durata poppata prevista. Sarà anche, probabilmente, l’unica possibilità nel caso il tuo bambino nasca prematuro o debba comunque stare in incubatrice per qualche tempo (come è successo a me!).
In questo caso scegliere un tiralatte elettrico e magari anche doppio ti permetterà di risparmiare tempo e insieme di stimolare la produzione di latte in tutti e due i seni contemporaneamente… aspettando fiduciosa il momento in cui il tuo bimbo potrà poppare da solo! Non si può dire che sia assolutamente necessario, ma utile sì, e a volte molto utile. Il problema è che non si può prevedere in anticipo se ti sarà utile o meno. Il mio consiglio è comunque di prenderlo e di tenerlo lì, accanto al letto. Forse non ti servirà mai, ma nel caso ti servisse è bene averlo pronto, altrimenti la sua utilità va perduta. Oppure, avendone bisogno urgentemente, dovresti andare a comprare la prima cosa che trovi… e che magari poi non ti convince e non funziona come ti aspettavi.